Lettere e contro-lettere al ministro degli esteri Franco Frattini: il dibattito sulla scuola bilingue di San Pietro al Natisone, penalizzata da un inevitabile trasloco in via d’urgenza, si sta infuocando e allargando a macchia d’olio, tanto da estendersi al Comune di Cividale. «Chiederò all’assemblea civica - annuncia il neo-eletto consigliere Rino Battocletti, del Pd di pronunciarsi a favore di questa importante istituzione, frequentata da 50 bambini della nostra città». Dal sindaco Stefano Balloch nessuna dichiarazione al riguardo, salvo un’anticipazione: «La prossima settimana – fa sapere – incontrerò i primi cittadini delle Valli e, nell’occasione, ci confronteremo anche sul problema della bilingue». La direttrice della scuola, Viviana Gruden e il presidente del consiglio d’istituto, Michele Coren, esprimono intanto il proprio disappunto per i contenuti del documento (sulla bilingue) che alcuni sindaci dell’area valligiana hanno consegnato al ministro in occasione della recente visita a Cividale, ed annunciano una controffensiva con arma analoga.
«Siamo indignati e addolorati – dicono –: è sconcertante che a firmare la missiva siano stati coloro che istituzionalmente avrebbero il dovere di assicurare, senza discriminazioni, le basi materiali per il funzionamento delle scuole del primo ciclo d’istruzione. Anche noi abbiamo scritto a Frattini, evidenziando come il contributo ministeriale ottenuto per porre in sicurezza statica l’edificio sia il risultato di una forte iniziativa dei genitori. Vedere i bambini sistemati in locali provvisori, al di sotto di ogni standard qualitativo – rimarcano la Gruden e Coren – ha spronato alla ricerca di soluzioni e di proposte che, però, non sembrano tenute in considerazione dall'amministrazione comunale». Nel testo presentato al ministro dai sindaci, si prosegue, ci sono passaggi «che vanno al di là di ogni presa di posizione politica e sconfinano nella calunnia». Dire che la bilingue fruisce di cospicui sostegni con i quali attua una concorrenza sleale nei confronti degli istituti italiani è – tuonano i portavoce dell’istituto – vergognoso, in quanto gli stessi sindaci sanno che tutte le scuole statali vengono finanziate secondo precisi parametri ministeriali e che possono beneficiare di contributi regionali e locali su bandi e progetti. Se la nostra scuola è trattata come le altre per quanto concerne i finanziamenti statali e regionali, è una Cenerentola se si guarda al sostegno che giunge dagli enti locali». A Frattini si fa presente che cercare una sistemazione dignitosa per l’istituto significa rispettare la libertà delle famiglie di scegliere un percorso educativo per i propri figli. Battocletti, da parte sua, dichiara: «Confido che la nuova amministrazione riconosca il valore aggiunto rappresentato dal plurilinguismo e sappia associarsi alla vasta mobilitazione a favore della bilingue, isolando la posizione poco illuminata e tutt’altro che lungimirante espressa da alcuni sindaci delle Valli».
Lucia Aviani (Mess. Veneto 27 maggio 2010)
..non c'è proprio nulla da meravigliarsi...i sindaci delle valli si tramandano da anni il titolo di emeriti caproni,salvo rarissime eccezioni....trattassi comunque di casta rappresentativa della stragrande maggioranza dei valligiani,notoriamente da sempre,purtroppo per loro, emerite capre.
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